venerdì 30 maggio 2008
Prove d'Estate
mercoledì 28 maggio 2008
Eccoci! siamo qui.....
domenica 25 maggio 2008
Il nostro Orto
Abbiamo tagliato a metà dei box di polistirolo di un nostro fornitore e abbiamo messo un po di terra cui diamo acqua due volte al giorno per mantenere il terreno umido e alcuni hanno già fatto capolino, tipo le cime di rapa e i ravanelli.
venerdì 23 maggio 2008
Come vediamo "la puttanesca"
Il piatto è composto così: in base una polvere di pomodoro ricavata da una passata senza olio di "pummarola" essiccata a 70°C per 2ore e poi frullata, sopra di essa c'è il magnifico risotto con fondo di scalogno e riso carnaroli ben tostati con dell'olio di extra vergine d'oliva portato a cottura solamente con l'acqua e poco sale per far si che il riso si esprima al meglio.
domenica 18 maggio 2008
Vicissitudini di un Secondo Piatto
Tutto nacque dalla rivista gastronomica APICIUS che presentava un taglio che inizia ad essere molto usato in Spagna che si chiama "Presa de cerdo iberico" e sembrava davvero una carne succosa, così abbiamo iniziato a chiedere al nostro macellaio di fiducia se conosceva questo tipo di taglio e alla fine è saltato fuori che si tratta dell'ala della spalla di maiale cioè la parte che risiede attaccata nell'interno della scapola caratterizzata da una grossa venatura collagenosa. Il pezzo una volta visionato (trattasi ancora di cinta senese allevata allo stato brado etc. etc.) ci è piaciuto molto ma per sciogliere tutto il grasso e il collagene che possiede abbiamo scelto di cuocerlo almeno 24 ore sottovuoto, e così abbiamo fatto mettendo nella busta sale grosso, pepe lungo del sud-est asiatico, alloro, aglio e rosmarino.
La carne non ne ha sofferto ed è divenuta tenerissima . . . Grande!! Cottura aggiudicata!!
A questo punto dovevamo trovare il resto del piatto. Il primo tentativo è stato servirlo con dei cipollotti del nostro orto brasati espressi in padella, della rucola selvatica che dava una nota piccantina al piatto e un succo quasi come centrifugato di kiwi che puliva la bocca con la sua acidità e dava una nota fruttata al piatto. Conclusione : non male ma mancava quel qualcosa che poteva fare del piatto un piatto eccellente, volevamo mantenere quella nota di frutta che si abbinava bene col maiale ma avevamo bisogno soprattutto di un contrasto netto ed evidente che tirasse su il sapore.
Prova dopo prova abbiamo cambiato il kiwi con l'albicocca e ci è sembrato di fare un buon passo avanti, ma i cipollotti non ci sembravano più adatti e li abbiamo cambiato con della scarola appena passita in padella che restasse abbastanza croccante . . . quasi ci siamo, ma ancora no. Avevamo bisogno di un contrasto forte e netto che ti facesse andare più spesso la lingua sul palato ... allora ACCIUGHE!!! Boom !!! e poi ancora della senape che non potevamo mettere come salsa perché c'è già quella di albicocche allora l'abbiamo gelatificata con una discreta cromatura alla menta che la rende ancora più "balsamica" .
Conclusione del piatto: Spalla di Cinta Senese con scarola saltata alle acciughe dell'adriatico con salsa di albicocche e gelatina di senape e menta .
Non ancora soddisfatti abbiamo affumicato leggermente la carne con delle pigne di pino marino e dell'alloro secco per neanche un minuto e questa è stato davvero la chiusura del cerchio che da dei sentori come se fosse stato cotto alla brace e mette in moto non solo il palato ma anche la scatola dei ricordi.
La prova è stata entusiasmante ci è veramente piaciuto molto perché ad ogni volta riesci bene ad identificare i gusti dei vari ingredienti in modo molto netto ma si bilanciano lasciando la bocca sempre pulita e invogliata al boccone successivo . . . siamo sicuri che piacerà moltissimo
Se avete dei consigli sono ben accetti e vi prometto che presto vi sveleremo come si chiama il nostro locale anche se molti di voi credo lo sappiano già ... ciao ciao
venerdì 16 maggio 2008
Fra+Golosa
giovedì 15 maggio 2008
Prosciutto di Cinta Senese di Massimo Zivieri
Stasera ci è arrivato un "nuovissimo" Prosciutto di Cinta Senese dalla macelleria di Massimo Zivieri di Monzuno a pochi passi da Sasso Marconi
Si tratta di un prosciutto davvero ottimo come si può anche ben vedere dal video che potrete aprire o scaricare nelle pagine feed rss, memorabile!
Questo è davvero un prodotto di altissima qualità e trattato con cura e amore da mani esperte, i maiali di Massimo sono allevati allo stato brado nei boschi e nei pascoli sopra Monzuno nutrendosi quasi esclusivamente di quello che trovano in giro, la razza è la Cinta Senese che è una razza non troppo grande ed è particolarmente adatta a creare dei buonissimi salumi in quanto il suo grasso fonde ad una temperatura minore rispetto a quella dei comuni maiali rosa e quindi da 23 gradi come di comune vediamo che il grasso diventa umido e viscoso a 16 gradi e lo rende un grasso molto più piacevole al palato e facilmente ingeribile.
Poi una volta macellato viene trattato e lavorato e portato ad invecchiare per 24 mesi a Pavana Pistoiese nelle camere di stagionatura dell'azienda agricola Savigni dove il tempo, l'umidità, la temperatura e tutti gli agenti esterni danno vita a questo prosciutto che, garantito, è un prodotto unico . . . se riusciste a sentire che profumo che fa!!!
mercoledì 14 maggio 2008
Progettazione di un nuovo dessert
Questo è il piatto finito . . . e così è nato!
domenica 11 maggio 2008
La Boutique del Formaggio
Sulla vetrina ci presenta una tuma cuneese (nella prima foto qui sopra) di qualche anno dal tono particolarmente amaro ma molto gradevole e carica di sapori e ci spiega la sua provenienza, il tipo di latte e la procedura di affinamento e così andiamo avanti per qualche ora... è davvero emozionante vedere che ancora oggi ci sono persone che svolgono il loro lavoro con così tanta passione, gioia di voler farsi capire e apprezzare, questo signore non è solo un venditore di formaggio ma è un vero e proprio cultore di tutto il processo che fa il latte da quando ancora deve essere munto a quante volte deve essere girato sulle assi, che, non ha una regola se non quella dell'estro in mano al caseario d'occasione, che sia un pastore che sia un affinatore che sia semplicemente un appassionato di cose buone e particolari.
Noi vi consigliamo di fargli una visita e di fermarvi a fare due chiacchere, ne sara veramente entusiasta e anche voi ne uscirete davvero appagati, garantito!